You are here
SIGNORI, SI ACCOMODINO PER UN APERITIVO ALL’APERTO! L'Avvocato risponde 

SIGNORI, SI ACCOMODINO PER UN APERITIVO ALL’APERTO!

Locali cittadini multati per aver usato spazi comuni: risvolti legali nel commento dell’avvocato Simone Labonia.

L’occupazione del suolo pubblico da parte di esercenti della movida durante i mesi estivi è un tema di crescente rilevanza, soprattutto nelle città italiane che vivono un aumento significativo del turismo. La possibilità per i gestori di estendere i propri spazi all’aperto rappresenta una risorsa importante per attrarre clienti, ma deve essere bilanciata con il rispetto dei diritti della comunità e delle normative vigenti.

L’occupazione del suolo pubblico è regolata principalmente dal Decreto Legislativo 285/1992, noto come Codice della Strada, che prevede che l’utilizzo di spazi pubblici per fini commerciali sia soggetto ad autorizzazione da parte dell’ente locale competente. Questa autorizzazione è rilasciata previa valutazione della compatibilità dell’occupazione con la destinazione d’uso degli spazi e con il contesto urbano. Inoltre, i Comuni possono stabilire regolamenti specifici che dettagliano modalità, limiti e condizioni per tali occupazioni.

La normativa europea offre un quadro di riferimento attraverso la Direttiva 2006/123/CE, conosciuta come Direttiva Servizi, che promuove la liberalizzazione dei servizi nel mercato interno. Tuttavia, questa direttiva consente agli Stati membri di imporre restrizioni per motivi di interesse generale, quali la sicurezza pubblica, la protezione dell’ambiente urbano e la tutela del patrimonio culturale. Queste restrizioni devono essere proporzionate e non discriminatorie, garantendo un equilibrio tra l’interesse economico dei gestori e i diritti della comunità.

Molti Comuni hanno adottato misure temporanee durante i mesi estivi, permettendo un’occupazione ampliata del suolo pubblico, spesso attraverso il rilascio di concessioni semplificate: tuttavia, l’occupazione del suolo pubblico non deve ledere i diritti della comunità, come il diritto alla quiete pubblica e alla libera fruizione degli spazi urbani. Pertanto, le autorizzazioni devono essere accompagnate da limiti orari e da prescrizioni sull’uso di arredi e attrezzature, per minimizzare l’impatto acustico e visivo. Inoltre, è fondamentale che le Amministrazioni effettuino controlli regolari per garantire il rispetto delle condizioni stabilite e sanzionino eventuali violazioni.

La normativa vigente, sia nazionale che comunitaria, offre gli strumenti per regolamentare questa pratica, ma è essenziale che le autorità locali adottino un approccio trasparente e rigoroso per garantire una convivenza armoniosa tra attività commerciali e cittadini.







Related posts